Siamo ormai alle porte dell’edizione 2012 del Gioco del Ponte, tutto è pronto, la macchina del giugno Pisano è ormai a regime dopo la bellissima Luminara di S.Ranieri ed il Palio del giorno dopo.
Ma se per molti il Giugno Pisano è solo un mese, per chi lo vive in prima persona, come i combattenti del Gioco del Ponte, è tutto l’anno: un cocktail fatto di sport, disciplina, agonismo, fratellanza, tradizione, amore per la città, pisanità e forza… tanta forza e tenacia!
Siamo andati a trovare due Magistrature (Mattaccini e S.Maria) nella loro palestra con l’intento di regalarvi qualche immagine che vi facesse vedere il dietro le quinte di questo gioco, per scorgerne i segreti ed i suoi trucchi ed abbiamo scoperto un mondo di tecnica e forza, spinta da una grande tradizione. Nel filmato abbiamo potuto registrare un allenamento tipico, con la parte di ginnastica e pesistica per tonificare i muscoli, ed i commenti di partecipanti a vario titolo di questo gioco scoprendo aspetti che non traspaiono durante la manifestazione vera e propria.
Il Gioco del Ponte è una manifestazione storico rievocativa che si articola in due momenti distinti ma altrettanto significativi: il Corteo Storico sui Lungarni, una sorta di parata militare assai imponente, e la battaglia, ambientata sul Ponte di Mezzo, ove le squadre dei quartieri appartenenti alle due fazioni cittadine rivali danno prova della rispettiva potenza fisica, in un’atmosfera agonisticamente avvincente. La manifestazione si svolge per consuetudine l’ultimo sabato di giugno e prevede, prima del combattimento, il Corteo Storico con i suoi 709 figuranti.
Va detto che il luogo comune, per cui i combattenti debbano essere degli uomini grossi ed imponenti, è falso; certo la massa corporea aiuta, dovendo spingere con la propria squadra un carrello su rotaia verso la parte dell’avversario che fa la stessa cosa dalla parte opposta, ma che questa, da sola, non basta: serve prima di tutto tecnica e disciplina, per cercare di stancare l’altra squadra senza fare lo stesso con la propria.
Un altro aspetto non noto è che gli allenamenti non sono solo i mesi antecedenti la manifestazione, come sarebbe facile pensare per chi non vive la vita di Magistratura (Squadra del Gioco del Ponte), ma che essi, a parte i mesi estivi, durano tutto l’anno, programmando a tutti gli effetti una vita atletica completa per gli sportivi che ne prendono parte.
Uno sport che come ogni altro unisce le persone di varie provenienze e culture; nel video si evidenzia più volte come negli ultimi anni il Gioco sia stato abbandonato dai ragazzi pisani e come ci sia molta difficoltà nell’arruolamento di combattenti di Pisa. Un ostacolo comunque in parte superato con l’adozione di persone provenienti da altre province, regioni e ultimamente anche da stati esteri con la presenza “sotto il carrello” di stranieri disposti a tenere alto il buon nome della propria Magistratura.
Una Magistratura che viene vissuta come una famiglia, legando i propri sportivi come un piccolo esercito contro gli avversari, che prevede la presenza di una cucina in palestra, indispensabile a detta dei protagonisti per legare i combattenti tra di loro: un attrezzatura certamente unica nel panorama sportivo.
Senza dubbio il Gioco del Ponte sta vivendo un momento critico per la sua esistenza, esso è affidato, ci par di capire, solo al volontariato delle varie persone che organizzano e prendono parte ad esso durante tutto l’anno per la sua buona riuscita senza che né le istituzioni ne qualche sponsor dia loro un aiuto monetario per attrezzature sportive e mantenimento degli ambienti.