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PISA. La 50ª Regata Universitaria Pisa-Pavia ed il Trofeo Internazionale In Supreme Dignitatis che ha visto coinvolti anche gli equipaggi di Cambridge e Aquisgrana, hanno decretato il successo della manifestazione remiera voluta e rilanciata dal Cus Pisa.

 La giornata si è aperta con quarto d’ora di ritardo e con un minuto di silenzio in onore delle vittime di Brindisi; in contemporanea, presso Palazzo Gambacorti, si stava svolgendo un presidio straordinario sui fatti accaduti in Puglia. Da qui la decisione dell’organizzazione di non sovrapporre i due eventi e dare il giusto risalto alla presa di posizione dell’Amministrazione comunale.

Sotto gli occhi attenti di un pubblico di addetti ai lavori e semplici curiosi (al termine delle gare in acqua di conteranno circa un migliaio di visitatori), i quattro equipaggi si sono affrontati in scontri diretti di due manche.
Nel primo, quello tra Pisa e Pavia che metteva in palio anche l’omonimo trofeo, la barca pisana si è imposta con un vantaggio finale di 2 secondi e 33 centesimi. Nel secondo, che avrebbe selezionato l’equipaggio finalista del Trofeo Internazionale In Supreme Dignitatis, l’hanno spuntata i campioni di Germania dell’università di Aquisgrana.

Vera sconfitta della manifestazione, la barca inglese di Cambridge, vincitrice della famosissima regata annuale contro i cugini di Oxford, ma dimostratasi poco adatta alle competizioni sprint.

Sul percorso di 500 metri, con partenza sotto il rettorato ed arrivo allo scalo De’ Renaioli, l’imbarcazione tedesca ha battuto tutta la concorrenza, vincendo in finale e con largo margine sull’equipaggio cussino pisano.
Ai gialloblu però, va la vittoria nella regata storica contro Pavia, la competizione ormai giunta alla cinquantesima edizione che ha dato il là all’intera manifestazione.
«Quella tra Pisa e Pavia – dice il rettore Augello – è una tradizione sportiva che va avanti da mezzo secolo e con questa giornata, abbiamo voluto rilanciare con forza l’iniziativa a livello cittadino. Il rapporto tra università e città di Pisa, negli ultimi tempi si è rinsaldato, trovando nelle due parti in causa, la volontà di un’integrazione sempre più stringente e di valore».
In questo senso fanno eco al rettore, le parole del sindaco Filippeschi: “La collaborazione tra Cus e città di Pisa sta attraversando un periodo molto favorevole, ma non dobbiamo dimenticarci che le potenzialità del rapporto sono ancora tutte da scoprire. Gli impianti del Cus Pisa, rappresentano per la città un punto di approdo di primaria importanza» [TIRRENO 20 MAGGIO 2012]

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